lunedì 8 aprile 2013

MY HIPPIE SOUL

La terra rossa, la sabbia gialla, la vegetazione verde smeraldo…l'Oceano Indiano che porta le sue onde grandi e schiumose a infrangersi su una spiaggia di cui non vedi la fine.
L'odore acre delle rupie, i soldi più sudici che abbia tenuto in mano, le case in stile portoghese bianche o colorate con pavimenti e sedute pitturati di cera rossa, così tanto per confonderli meglio con la terra del posto, i loro portici eleganti e i vetri delle loro finestre fatti con schegge di madreperla.
Viottoli stretti e lunghi come quelli di un labirinto, un problema trovarsi intrappolati lì in mezzo a cavallo di un motorino con la via di fuga bloccata da mucche con corna aguzze…sì perché nessuno lo dice ma le sacre mucche, in India, sono aggressive e fumantine…allora non ti resta che gridare, ma devi tirar fuori un urlo che renda omaggio al più scatenato dei Tarzan, solo così ti lasceranno passare.
I primi ricordi di Goa sono questi, poi arrivano gli altri quelli dei paesaggi incontaminati, delle immense distese di palme, del mercato sporco con le mercanzie poste su tavole di legno e sacchi di iuta, delle patate fritte mangiate in un cartoccio mentre gironzoli tra pesci, crostacei e vegetali.
Poi mi torna in mente il gusto dolce e morbido del papaya lassi, mai più bevuto…quanto mi manca! 
Le risaie con i bufali ammollo e gli uccelli che mangiano i parassiti dalle loro groppe, acquitrini enormi con tanti di quei fiori di loto rosa e bianchi che più di una volta mi hanno fatto attaccare le mani al finestrino del taxi e spalancare la bocca d'un colpo…lo stupore più puro, quello dei miei lontani 23 anni.
La "mia" India resterà custodita nel mio cuore e nella mia testa, come una foto dai colori accesi mai stampata e mai scattata…è solo mia.
Ci sono stata per molto tempo, l'ho vissuta, amata, odiata, mai capita fino in fondo, temuta e sofferta, ho pianto, riso, urlato, parlato con i personaggi più assurdi o più banali che solo lì puoi incontrare…ma mi manca, mi manca il suo odore d'incenso, la puzza di Bombay, le spiagge di Goa, i nostalgici hippies che ancora cercano se stessi e una libertà mai davvero ottenuta, gli occhi grandi e sinceri dei bambini che ti circondano e si aspettano da te tutto! Un gesto affettuoso, soldi, cibo, caramelle, penne....il disinfettante per una ferita profonda e sanguinante non curata.
Mi mancano gli anelli alle dita dei piedi e i campanelli alle caviglie, le camicie di cotone stropicciato e i pantaloni stampati e annodati come parei, i vestiti di lino lunghi e i miei capelli raccolti in trecce, annodati e arricciati dalla salsedine, il mio tatuaggio sulla spalla ormai mezzo sbiadito e cancellato, perché in parte volevo soffocare quella parte di anima hippie, senza schemi ne regole e ne legami che ora dopo più di 15 anni scalpita di nuovo.
In quel posto la mia passione per i tessuti e i colori, veniva soddisfatta frugando e rovistando nelle soffitte dei negozi di stoffe di Mapusa, piccola cittadina con il mercato più folle che abbia mai visto. Poi affiora alla mia mente lei, la zingara del Karnataka che incontravo in spiaggia e mentre provava a vendermi le sue cianfrusaglie, anelli, borsettine e collane fatte di pietre colorate..poi si alza mi saluta e fa per andarsene, ma il vento forte e prepotente le scosta il velo attaccato ai suo capelli che la copre fino ai piedi, una folata lo strappa via, elegantemente lo riacciuffa si ricompone, ci si riavvolge per coprire quanto io sono riuscita a scorgere.
Il suo top striminzito e attaccato al corpo è formato da un patchwork di tessuti, così come la gonna a balze lunga fino ai piedi con incastonati mille specchietti, colori stupendi dall'ocra al rosso si fondono con il giallo arancio del sole e l'azzurro del cielo...ma il top lascia la loro schiena interamente nuda, resta ancorato al busto grazie a due striscette di cotone. All'epoca era una novità!
La richiamo e compro tutto il completo, me lo porta il giorno dopo. Mi è rimasta la gonna, quando la nostalgia mi assale la prendo tra le mani e la guardo...chissà se questa estate la indosserò di nuovo, il top l'ho dovuto regalare e ancora piango al pensiero...ma questa è un'altra storia.
Così per oggi ho raccolto foto di uno stile new hippie o boho chic  come si usa oggi,  lo stile che più mi si addice e che volentieri reinterpreterò.
































 Karnataka's Gipsy woman



Anello usato da dita del piede.

Lasciatevi ispirare…sempre!

LaCrilla









11 commenti:

  1. Grazie x il follow ora ti aggiungo anche io.

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  2. che belle queste foto e i look che hai selezionato :) ti va se ci seguiamo?

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  3. SO many inspiring pictures <3 Can't wait for the summer to show up!!

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  4. Un posto magico, e che foto meravigliose! Bacioni
    Fabiola

    wildflowergirl
    Facebook page

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  5. Che meravigliosa carrellata di immagini ^-^

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  6. questo post è poesia, mi sono persa in ogni riga in ogni parola, i soldi sudici e la bellezza, quella si incontaminata di queste donne, il tuo stile, quello che hai proposto, ti si addice alla perfezione perchè lo porti dintro prima che fuori, un abbraccio Ady

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    1. Grazie Ady…ti confesso che aspettavo il tuo commento, perché sapevo che avresti letto e capito le mie autentiche emozioni.

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  7. Adoro il boho chic style!!!E la migliore rappresentante in fatto di moda del momento per me è lei:Isabel Marant!La sua collezione è per l'ennesima volta "super"!!!
    kisses
    http://patriciabrand.blogspot.it/

    http://www.facebook.com/PatriciaBrandWorld

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  8. Stupendo questo post!!!!
    bellissime sia le immagini che il testo, tutto molto evocativo!
    Un bacio!
    S

    http://s-fashion-avenue.blogspot.it

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Thanks for your comments…always.